sabato 28 maggio 2011

Black Friday: Storia e Sviluppi

Venerdì 16 aprile 2011 passerà alla storia come il “venerdì nero” del poker online statunitense. Con una retata dalle proporzioni mai viste, l’FBI ha chiuso i tre più importanti siti di poker online del pianeta: PokerStars, Full Tilt e Absolute Poker con pesanti accuse di riciclaggio di denaro sporco, frode e per aver cercato di aggirare le leggi americane sul gioco d’azzardo e i casinò online.
Il Dipartimento di Giustizia meridionale di New York ha da poche ore comunicato di aver trovato un accordo con Pokerstars, Fulltilt e Absolute, per permettere alle poker room di riaprire i loro siti e restituire il denaro ai pokeristi americani, a cui da una settimana era proibito accedere ai loro conti di gioco. Resta, ovviamente, il divieto per PokerStars e FullTilt di far giocare i propri clienti statunitensi, cosa che comporterebbe la reiterazione del reato di cui sono accusati. 


L'identità degli 11 imputati


  • Isai Scheinberg: 64 anni, proprietario di PokerStars, vive ufficialmente nell'Isola di Man, è un ex programmatore di IBM Canada.
  • Raymond Bitar: 39 anni, vive in California, creatore di Full Tilt Poker. Ex broker
  • Tom Scott: Fondatore di Absolute Poker. 31 anni, vive in Costa Rica
  • Brent Beckley: 31 anni anche lui vive in Costa Rica. Co-fondatore di Absolute Poker, specializzato nel supporto e nella sicurezza.
  • Nelson Burtnick: Canadese di 40 anni che vive in Irlanda. E' immischiato nelle operazioni principali di Full Tilt Poker
  • Paul Tate: età sconosciuta. Lavora per PokerStars incaricato dello sviluppo del prodotto
  • Ryan Lang: 36 anni, canadese, uno degli intermediari coinvolti nei pagamenti fraudolenti
  • Bradley Franzen: 41 anni, americano dell'Illinois. Intermediario. Si è dichiarato non colpevole.


Un effetto drastico causato dal Black Friday è che le partite di poker dette nose bleed hanno praticamente cessato di esistere. Questi giochi erano quasi esclusivamente riservati al Full Tilt Poker e molte persone che prendevano parte risiedevano negli Stati Uniti. Giocatori come Phil Ivey, Tom “Durrrr” Dwan, Phil “OMGClayAiken” Galfond e Daniel “Jungleman12” Cates, risiedono tutti negli Stati Uniti. Senza questi giocatori è probabile che i giochi si blocchino.
Ci sarà naturalmente un maggior numero di giocatori sui siti europei. Inizialmente i migliori giocatori europei avranno un’ottima opportunità di trarne profitto. Con tutti i giocatori di poker professionisti statunitensi esclusi dal gioco la concorrenza diventerà debole.
Un problema che si presenterà deriverà dal fatto che alcuni dei giocatori professionisti campioni statunitensi si trasferiranno in Europa. Ciò in quanto il loro sostentamento si basa sul poker online e per il prossimo futuro ciò sarà impensabile negli Stati Uniti. Non tutti i campioni di poker statunitensi decideranno di trasferirsi in Europa, ma alcuni ci stanno pensando seriamente.
Per il giocatore europeo di poker online ciò significa che ci sarà minore concorrenza da parte dei giocatori professionisti di poker residenti negli Stati Uniti. L’aspetto negativo è che negli Stati Uniti non ci saranno più neanche giocatori deboli. La limitata percentuale di giocatori che si trasferirà in Europa sarà composta di giocatori vincenti e pertanto i migliori giocatori europei saranno in grado di trarre vantaggio della mancanza di professionisti; per questi giocatori ci sarà un beneficio immediato.

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